Only for fun

E luce fu!

Stamani all’Ikea (dove ero in compagnia di mezza città, a malapena si riusciva a camminare) non ho resistito e ho comprato questa per la scrivania della mia camera:

Che domenica bestiale

Cantava qualcuno tanti anni fa….

In effetti il mio we poco esaltante è iniziato ieri mattina, quando munita di carrellino della spesa (dato che non guido, mi arrangio come posso) sono andata in un “fai da te” vicino a casa mia (vicino ma non troppo). Gli ex inquilini del sottotetto di cui ho già parlato in un post precedente, evidentemente ispirati da uno dei loro dvd porno, hanno rotto il coperchio del water e quindi sono andata a comprarne uno nuovo.

Stamani – dato che le previsioni davano pioggia tutto il giorno – mi sono messa di buona lena a pulire a fondo la cucina e il bagno: il pezzo forte di tutta la giornata è stato quando sono entrata nella doccia e con tanto olio di gomito, acqua, ammoniaca e uno spazzolino per unghie ho cercato di fare ritornare il più bianco possibile gli spazi tra una mattonella e l’altra (le “fughe” come le chiamano gli esperti) che anni di incuria avevano fatto diventare di un marrone scuro tendente al nero.

Che fatica ragazzi! Meno male che domani si torna al lavoro 🙂

Ci proviamo!

Sognate nonostante il sogno vi sembri impossibile.
Lottate nonostante il nemico vi sembri invincibile.
Sopportate il dolore nonostante vi sembri insopportabile.
Camminate per dove nessuno osa andare.
Trasformate il male in bene.
E alla fine raggiungerete le stelle nonostante queste vi sembrino irraggiungibili.
(Daisaku Ikeda)

Il Regista

Di questi tempi di notte o non dormo (e divoro libri e dvd) oppure faccio sogni assurdi.

L’ultimo in ordine di apparizione è questo: un mio amico fa il regista di un film. (Ovviamente non è l’amico che nel mondo reale fa davvero il regista no no, questo è uno che fa assolutamente tutt’altro.

Mi invita ad assistere ed io accetto. Il set del film è un bellissimo giardino con fontane e vasche dappertutto (non ho ben capito se siamo a Versailles o a Venaria Reale): il mio amico regista fa una pausa e sparisce nel nulla ed io – nel tentativo di distrarmi dato che lui mi ha invitata ma non mi considera – d0 un’occhiata intorno.

Ad un certo punto, dall’altra parte del giardino seduto su un gradino vedo l’informatico del dipartimento dove lavoro! Resto basita e attraverso il giardino di corsa per andarlo a salutare, solo che ha appena piovuto ed io arrivo con le mie ballerine rosa nuove tutte macchiate di fango. Mi siedo accando a lui e dopo i soliti convenevoli (ma che ci fai qui, che piacere vederti) questa persona mi dice: “Non ti fidare del Regista: non è un uomo leale”.

Ma quali segnali mi starà inviando il mio inconscio???

Roba dell’altro mondo

Questo pomeriggio, dopo il lavoro, ho sperimentato per la prima volta in vita mia che cosa significa riprendere possesso di un appartamento dopo averlo affittato per anni.

Oh my God! E dire che i due ragazzi sembravano così carini ed educati!

Non potete nemmeno immaginare che cosa ho trovato in quel sottotetto: innanzitutto entrando si sentiva un odore acre (ci sarà mica un cadavere nello sgabuzzino?) che ad una attenta analisi dopo un po’ di ricerche ho scoperto essere:

• barattoli di vernice andata a male e con pezzi di muffa galleggiante
• un enorme incerato ficcato nella parte bassa del tetto dove i mici avevano ripetutamente fatto pipì

Perché tenere feticisticamente queste cose, anziché buttarle, mi domando? In effetti le domande che mi pongo in questi ultimi mesi difficilmente trovano una risposta logica, ma questa è un’altra storia. Anche mio fratello ha due gatti – che io peraltro adoro –  però è chiaro che in una casa dove ci sono animali l’igiene deve essere particolarmente accurata.

Ho inoltre trovato una serie di borse, quantità industriali di riviste di moda, un sacchetto di castagne mummificate dell’epoca di Tutankhamon, un cellulare Samsung a conchiglia perfettamente funzionante, un barattolo pieno di monete (grazie ragazzi!), attrezzi ginnici di ogni tipo e udite udite, ben nascosti sotto una catasta di legna per il camino due dvd porno 🙂

Oggi è stato solo un sopralluogo ma nei prossimi giorni (soprattutto il 25) mi aspetta una sessione extra di lavori da casalinga disperata per rendere quantomeno presentabile il sottotetto…

“Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto piú spesso e piú a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell’oscurità, o fossero nel trascendente fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza”

Immanuel Kant,  Critica della region pratica

It’s a small small world

Questo pomeriggio, mentre stavo facendo le commissioni del sabato, ho incontrato una coppia che abita vicino a casa mia e che conosco di vista e per scambio di cordiali saluti da moltissimi anni.

Anche oggi dunque ci siamo affabilmente messi a parlare del più e del meno, anche di argomenti piuttosto tristi e difficili (la moglie lotta contro una grave malattia) e poi, tanto per alleggerire l’atmosfera, il marito mi ha chiesto dove lavoro.

Quando ho risposto si è illuminato e  tutto contento mi ha chiesto: “Ah, ma allora conosci il prof. L? Il luminare della metrologia?” Io molto molto stupita per la coincidenza (il posto dove lavoro è molto, molto grande basti pensare che nei cortili ci sono i nomi delle piazze e delle vie interne!) ho risposto di sì, che lo conosco bene anche se ancora dopo tre anni fatico a comprendere che cosa sia la metrologia (io al massimo posso comprendere un po’ di americanistica..). “E conosci anche il prof. B? Eravamo grandi amici anni fa”. Incredibile! Conosco bene pure lui.

Non è pazzesco?

April

T.S. Eliot è sempre stato un po’ ostico per me, ma io adoro adoro adoro questi versi:

April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.

(Mi sono venuti in mente stamani, durante un violento nubifragio nella campagna toscana)

Meraviglia delle meraviglie

Bimbi belli

Oggi ho passato una giornata particolare, almeno per me,  dato che qui a Torino non ho nessun parente e che non ho in genere modo di frequentare amici con bimbi molto piccoli.

Una mia collega di lavoro mi ha portato un disegno fatto per me da suo figlio di 5 anni: uova di Pasqua, fiori e cuori e la tenerissima dedica ” a zia Fabiana” (scritta dal bimbo stesso!).

Poi nel pomeriggio sono andata a trovare la bimba di 28 mesi di un amico che vive negli Stati Uniti. La piccola è perfettamente bilingue e parla sia in inglese che in italiano con una proprietà di linguaggio che mi ha lasciata senza parole.

Ha voluto che le leggessi in inglese la storia di come si abbraccia un porcospino, un libricino che – come mi ha detto lei stessa – “is from Philadelphia” – mi ha detto tutti i nomi degli animali nelle due lingue. Favoloso! Poi le ho letto in italiano la storia di Babbo Natale e lì ci siamo sbizzarrite con i colori e tutte le renne di Santa Claus: conosceva anche la canzoncina di Rudoph! Dopo qualche tempo si è unito un altro bimbo di 20 mesi e vedere l’incontro dei due pupi è stato uno spettacolo.

Bello bello!