Prima o poi doveva succedere…

10 novembre 2013 alle 20:19 | Pubblicato su Uncategorized | Lascia un commento

Ieri sera dopo avere visto due nuovi episodi di Castle, una delle mie serie tv preferite (finalmente dopo un centinaio di puntate Beckett e Castle si sono dichiarati e stanno insieme, tanto l’avevano già capito tutti dalla prima puntata che si amavano) ho deciso di noleggiare un film su iTunes, preferibilmente nella sezione “noleggio a 0,99€” (così se poi il film non mi piace non mi rammarico di aver buttato via soldi inutilmente)

Quindi mi sono messa sotto le coperto, ho preso l’iPad e dopo una breve ricerca la mia scelta è caduta su un thiriller intitolato “Oxford Murders”. La trama mi è sembrata molto avvincente

Martin, studente americano in viaggio-studio ad Oxford, sogna di incontrare il professore e scrittore Arthur Seldom, uno dei massimi esponenti mondiali nel campo della logica e suo idolo personale, per proporgli una ricerca di dottorato. Il primo incontro tra i due non è dei più entusiasmanti. Seldom è molto eccentrico e scorbutico, il suo atteggiamento scostante delude il ragazzo. Ma quando un’anziana signora, conoscente comune a tutti e due, muore in circostanze misteriose, lo studente e il professore, che hanno casualmente scoperto per primi il cadavere, iniziano ad indagare sull’accaduto. Ben presto appare chiaro che si tratta di un omicidio e che il delitto non è destinato a restare un caso isolato, ma potrebbe essere addirittura l’inizio di una serie di uccisioni, riferibili ad una misteriosa serie di simboli matematici. Nei giorni successivi vengono commessi altri delitti, e tutti i fatti di sangue sono strettamente collegati alle vite sia di Martin, sia del professor Seldom, al punto da far rientrare entrambi nella cerchia dei sospetti della polizia. Seldom allora prende sotto la sua ala protettrice il ragazzo, insegnandogli che se da una parte la logica e le strutture della matematica possono essere utilizzate per risolvere i misteri, dall’altro possono prestarsi anche a rinsaldare ingannevoli convinzioni, traendo in inganno chi ha un’incrollabile fiducia nella loro possibilità di spiegare la realtà (in linea con le teorie sostenute dal filosofo austriaco Wittgenstein, di cui lo stesso professore Seldom è un convinto sostenitore)

e quindi ho scaricato il film senza ulteriori indugi. Però, dopo avere visto i primi secondi del film….BAM! Sono stata folgorata come S. Paolo sulla via di Damasco. Avevo già noleggiato questo film! E, ironia della sorte, non mi era nemmeno piaciuto tanto.

E’ la prima volta in vita mia (ma come per tutte le cose, c’è sempre una prima volta) che non mi ricordo assolutamente di avere  già visto un film, oppure di avere già letto un libro. Capisco non ricordare bene la trama, oppure il nome degli attori, ma addirittura dimenticare tutto il film non mi era mai capitato. L’ho riguardato fino a metà poi mi sono addormentata. Stasera lo finisco.

In compenso oggi ho visto “Una piccola impresa meridionale” e dato che è uscito nelle sale solo il 17 ottobre scorso, sono stata sicura al 100% che sarebbe stata una prima visione 🙂

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